Dietro le quinte di Dr. Schär - La risicoltura in Italia: origine sostenibile, metodi di coltivazione e altissima qualità

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In occasione dell’Earth Day, che si celebra annualmente il 22 aprile in tutto il mondo, vogliamo dare un’occhiata dietro le quinte di Dr. Schär e scoprire da dove provengono le nostre materie prime. Il tema dell’“International Earth Day 2021” è “Restore our Earth” e porta sotto i riflettori l’alimentazione sostenibile: un argomento che è da sempre al centro dell’attenzione anche per Dr. Schär. Per esempio, nei nostri prodotti diamo particolare valore agli ingredienti naturali e alla stretta collaborazione con i coltivatori nostri partner e con le aziende di trasformazione sul posto, per garantire la sostenibilità dell’origine e dei metodi usati per la coltivazione e la massima qualità delle varietà di cereali utilizzate. Per saperne di più, parliamo della “filiera accompagnata” da Dr. Schär con Stefano Bavoso, uno dei nostri agricoltori a contratto.

3 domande a Stefano Bavoso, agricoltore partner di Dr. Schär:

1. Stefano, come è nata la collaborazione con Dr. Schär?

Mio padre e io lavoriamo ormai da cinque-sei anni con Dr. Schär. Certamente conoscevo i prodotti già da prima di iniziare questa collaborazione, che è nata grazie al mulino del riso nelle nostre vicinanze. Questo mulino era già fornitore di Dr. Schär e, dal momento che per questa azienda è importante che le materie prime siano coltivate il più possibile vicino al mulino e all’area di produzione, la nostra collaborazione ne è stata la conseguenza naturale.

 

2. Puoi raccontarci qualcosa della tua attività quotidiana? Come è strutturata la coltivazione sostenibile del riso?

Il riso viene tuttora coltivato in modo tradizionale e le tecniche moderne possono sostituire solo in parte questo metodo. La vita di un coltivatore di riso, quindi, si svolge in gran parte nel campo: prima di tutto il terreno viene spianato, un fattore importante perché il riso è coltivato nell’acqua e questo intervento permette di mantenerne uniforme il livello. Prima di procedere alla semina, nelle prime settimane di maggio, i campi vengono inondati. L’acqua funge da volano termico isolante, che bilancia gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte e protegge le piante dalla calura del giorno e dalle temperature fresche della notte. Successivamente il riso cresce ed è necessario “ripulire” regolarmente i campi, vale a dire liberarli dalle infestanti che proliferano nell’acqua. Infine, in autunno il riso viene raccolto, essiccato e stoccato in magazzino.

 

3. Cosa succede dopo il raccolto? Per te è importante conoscere gli alimenti prodotti con il vostro riso e sapere che assicurano una migliore qualità della vita a molte persone?

Dopo che il riso essiccato è stato stoccato si procede alla lavorazione successiva. Il riso viene dapprima privato della buccia esterna dei chicchi (sbramatura) per poi essere macinato. La farina di riso così ottenuta arriva a Dr. Schär e viene utilizzata per la produzione di biscotti, pasta e altri prodotti. Trovo importante sapere in cosa si trasforma il nostro cereale. Si tratta infatti di prodotti di cui le persone hanno davvero bisogno. La consapevolezza che il mio lavoro contribuisce a migliorare la vita quotidiana e il benessere di tanta gente mi riempie di orgoglio.