In gruppi circoscritti di pazienti può essere diagnosticata la celiachia anche in assenza di biopsia intestinale?

  1. Dr.Schär Institute
  2. Dr. Schär Institute
  3. News
  4. Celiachia
  5. In gruppi circoscritti di pazienti può essere diagnosticata la celiachia anche in assenza di biopsia intestinale?

Per la diagnosi di celiachia si eseguono inizialmente esami sierologici per la ricerca di anticorpi che segnalano l’intolleranza al glutine. Se i test risultano positivi la diagnosi deve essere poi confermata con una biopsia della muscosa duodenale, che dimostra l’atrofia dei villi intestinali. Poiché si tratta di un esame invasivo, diverse ricerche hanno valutato la possibilità di fare la diagnosi anche senza questo esame.

La rivista Lancet Gastroenterology & Hepatology ha da poco pubblicato uno studio multicentrico internazionale, coordinato da ricercatori dell’ università di Salerno, che suggerisce la possibilità di diagnosticare la celiachia in pazienti adulti con il test delle IgA sieriche anti-transglutaminasi tissutale (tTg-IgA), anche senza eseguire la biopsia.

Per questa ricerca sono stati arruolati 436 adulti (età media: 40 anni, 68% donne) con sospetta malattia celiaca che non presentavano deficit di IgA e non seguivano una dieta priva di glutine. I partecipanti, reclutati in 14 centri di quattro continenti (10 dall# europa, 2 dall# Asia, 1 dall# Oceania, e 1 dal Sud America) sono stati invitati a eseguire presso il centro medico locale una biopsia duodenale. La positività al test tTg-IgA è stata definita con multipli del limite superiore alla norma (ULN)

L’esame istologico è stato valutato da un patologo locale con una rivalutazione da parte dei coordinatori dello studio per i casi discordanti (tTG-IgA positivo senza atrofia dei villi duodenali o tTG-IgA negativo con atrofia dei villi duodenali).

I risultati dei test

363 (83%) partecipanti allo studio erano positivi al test tTG-IgA e 73 (17%) negativi. In 341 partecipanti con test sierologico positivo la diagnosi è stata confermata dalla biopsia (veri positivi) e 22 avevano un’istologia negativa (falsi positivi). Dei 73 partecipanti con tTG-IgA sierica negativa, 7 avevano un’istologia positiva (falsi negativi) e 66 avevano un’istologia negativa (veri negativi).

Il valore predittivo positivo del test sierologico era del 93,9% (IC 95% 89,2-98,6), il valore predittivo negativo era del 90,4% (85,5-95,3), la sensibilità del 98,0% (95,3-100,0) e la specificità era del 75,0% (66,6-83,4). Dopo la rivalutazione centrale dell’istologia duodenale in 29 casi discordanti, i veri positivi sono saliti a 348 e sono scesi a 15 i falsi positivi con un valore predittivo positivo del test salito al 95,9%. Da notare valore predittivo positivo delle tTG-IgA sieriche aumentava tanti più alti erano i valori superori alla norma.

Conclusioni e limiti dello studio

Gli autori concludono:”I nostri dati hanno dimostrato che la biopsia potrebbe essere ragionevolmente evitata nella diagnosi di malattia celiaca negli adulti con sospetto attendibile di malattia celiaca e elevati livelli sierici di tTG-IgA.” Una delle limitazioni maggiori dello studio è il campione composto quasi interamente da persone con un’alta probabilità di avere la malattia celiaca.

Fonte